"Ho smesso di cercare di comprendervi,
ho smesso di ascoltarvi.
Ho messo tappi speciali,
alle orecchie,
per filtrare i lamenti,
i ricatti travestiti da problemi.
Verranno bloccati alla frontiera da guardie speciali.
Le ho chiamate "Spalle" di nome e "Chesialzano" di cognome.
("Blablabla" di soprannome.)
Scivoleranno veloci,
imbrattati di sapone da bucato.
Mi pare di vederli scorrere,
velocissimi,
come scendessero da uno scivolo a spirale simile a quello di un parco acquatico.
Rigorosamente giallo, o azzurro.
Splash!!!
Mi tuffo anche io.
Da un trampolino che si chiama "Numero" di nome e "Tre" di cognome.
Ma non di testa,
che mi ricordo ancora del corso di nuoto e della paura.
Mi tuffo a candela.
Poi rimarrò tanto con la faccia sotto un'acqua limpida e sarò fresca di giornata.
Ad occhi aperti.
Desidero ardentemente nuotare a stile libero
e mentre loro scivolano dallo scivolo
pensare soltanto a soluzioni."
C.C.
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